Panettoni sì, panettoni no, panettoni non lo so

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A Natale Panettone: doveroso!
Ma quale scegliere? Dove comprarlo?
I panettoni sono tutti uguali, uno vale l’altro?
Quindi compro il meno caro e sono a posto?
Oppure faccio il signore e me lo compro artigianale?

Quante domande a cui rispondono vanità e portafoglio…

Vediamo cosa dicono gli esperti sui panettoni “di marca”, e lasciamo per ora da parte quello “artigianale” che costa circa 10 volte quello del supermercato.

Ha fatto molto discutere il giudizio della prestigiosa rivista “Il Gambero Rosso”,
e soprattutto i punteggi dati alle varie marche. Vediamo un po’.

Dieci giornalisti hanno assaggiato 7 panettoni di note marche,
ne hanno descritte le caratteristiche organolettiche (cioè ciò che viene percepito dai nostri cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto, odorato) e hanno attribuito un punteggio da 0 a 100… con tanto di decimali.
Effettivamente un punteggio con i decimali ha poco senso, come sottolinea “Il Fatto Alimentare”: tra 51,6 e 49,3 c’è uno 0,9 di differenza, cioè a 1 punto tondo manca 0,1.
Se ogni giornalista ha a disposizione 10 punti, con quale sottigliezza di palato sa distinguere 1/10 di punto da aggiungere o togliere?
Come a scuola quei professori che distinguevano un 4+ + da un 5- -, o bocciavano perché la “media matematica” dei voti portava solo a 5 emmezzo più più, ma non arrivava al 6 meno meno. Ridicolo, non trovate?

Ottime invece le descrizioni dei panettoni, che, peraltro, in linea di massima, condivido,
basandomi sui miei personali assaggi.

  1. Motta: 61/100 “L’unico panettone in degustazione a presentare un accenno di alveolatura, ben sviluppato e dal colore uniforme. I canditi sono pochi, l’uvetta è agglomerata sui bordi, la crosta un po’ troppo molle. Il profumo è distintamente artificiale (come in tutti gli altri casi), ma si distingue una buona nota di limone, e in generale sentori dolci che non dispiacciono. Al palato risulta un po’ secco, ma tutto sommato il morso non è spiacevole, pur lasciando la bocca un po’ impastata sul finale.
    Certo, non invoglia molto all’acquisto, ma, in fede mia, il panettone Motta è piuttosto buono, certo: di tutti è il migliore!
  2. Bauli: 57,7/100 “La mollica compatta e gialla brillante a un primo sguardo sembra cruda, è molto umida e si appallottola facilmente: dopo qualche fettina tagliata, il lievitato si affloscia, ma non bisogna perdere le speranze perché il risultato finale non è dei peggiori. All’esame olfattivo emergono note di vanillina e fialette dolci, in bocca però la sensazione migliora, nonostante il gusto pessimo dei canditi.
    Come vedete, andiamo maluccio…
  3. Melegatti 56,4/100 “(….) È un dolce chesa di credenza’, forse per questo non sembra poi di mangiare un panettone, piuttosto una merendina(……)”
  4. Le Tre Marie 53,8/100 Il giudizio si conclude con: “Il profumo è tutt’altro che allettante, con note alcoliche che ricordano le merendine, odori artificiali che richiamano il borotalco, sensazioni che si ritrovano anche all’assaggio con sentori alcolici persistenti e una nota amara sgradevole.” Non deve essere piaciuto molto, ai giornalisti! Neanche a me, vecchio fan delle Tre Marie, è piaciuto, ma non sarei arrivato a demolirlo così.
  5. Paluani
  6. Maina
  7. Balocco, non classificato, bocciato in pieno, la descrizione è terribile, non la riporto e rimando il lettore al sito del Gambero Rosso.

Ignoro se il primo assaggio del panettone Balocco abbia scoraggiato i giornalisti dal tentarne un secondo, ma direi che, prima di squalificare interamente il prodotto, sarebbe stato opportuno acquistarne altri in diversi supermercati e confrontarli.
Gli odori “Cartone, aceto, note di formaggio e fermentazione” potevano essere dovuti a cattiva conservazione, a trasporto inadeguato (per non dire peggio), ad altri motivi tali da non essere specifici del panettone.

Poiché il Gambero Rosso, in altro articolo, si spertica in lodi ai panettoni artigianali, a me, che sono “sospettista”, viene il dubbio che ci sia stata una certa partigianeria di giudizio…
Ma tant’è… a Natale preferisco pensare alla nascita del Redentore, fare magari un brindisi alla Speranza che la Salvezza arrivi davvero, ma evitare di calarmi nel consumo obbligato di mille dolciumi, dodici antipasti, tre primi e sei pietanze.
E voi, fate voi.
Buon Natale!

Panettoni sì, panettoni no, panettoni non lo soultima modifica: 2023-12-14T11:15:04+01:00da lemem
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